I NOSTRI CARI IN AUSTRALIA (Le sofferenze di un popolo).
27 Aprile 2018
Colle Petto della Corte
3 Settembre 2018
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EROI IN UN PAESE MISERO NELLA RAGIONE.

Le masse non hanno mai conosciuto la sete della verità. Hanno bisogno di illusioni e a queste non possono rinunciare. L’irreale ha costantemente in esse la precedenza sul reale, soggiacciono all’influsso di ciò che non è vero quasi altrettanto che a quello di ciò che è vero. Hanno l’evidente tendenza a non fare alcuna distinzione tra i due. (Sigmund Freud)

Amare la verità in un paese di bugiardi, e come trovarsi in mezzo all’oceano e non saper nuotare. Un paese di bugiardi, , è un paese di gente in malafede, di vigliacchi, di gente abituata a nascondere, che non sarebbe più, anche se lo volesse, capace di ritrovare la via della verità, e men che mai quella del coraggio che la suppone.

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Un paese di gente misera nello spirito, nell’intelletto, nella ragione, senza cuore né principi, in cui tutto è lecito, l’istinto occupa il posto della ragione, la prepotenza quello della giustizia, l’arroganza quello della cultura, la saggezza viene ripudiata ed i  principi etici non riescono a sopravvivere nelle coscienze.

Un paese viziato al punto che considera un pregio il vizio ed un difetto la virtù, è destinato ad una brutta fine, è condannato a morire democraticamente.

Ma potrebbe morire anche in quella miseria morale che si è costruita a poco a poco, giorno per giorno, con la sua vigliaccheria, con la violazione quotidiana delle leggi e dei principi morali.

Un popolo così mal ridotto nello spirito, così avvezzo all’insincerità da credere al contrario di quello che vede, così splendidamente vigliacco da preferire i talenti di Giuda al messaggio di Cristo, ma tutti vanno alle messe e processioni.

Un popolo così, potrà solo essere portato a pascere sotto la guida del bastone, e lo avrà. Sempre c’è stato un bastone per un popolo che offende la dignità del lavoro, le semplici regole del vivere in società, il  rispetto del prossimo e l’amore per il mondo.

 

Questi popoli governati col bastone, a parte la pesante responsabilità che hanno d’aver accettato il ruolo di gregge, non potranno mai essere partecipi della propria storia come lo è stato da secoli, per loro la responsabilità storica, se la sono assunta i pastori. FORZA, A PASCERE !

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In Italia non c’è più libertà, né falsa per molti né vera per pochi. I più non hanno la libertà nel senso che, non essendo liberi dal bisogno, non possono esserlo nemmeno idealmente ed intellettualmente. Sono costretti, cioè, ad avere della libertà un’idea diversa da quella giusta. I pochi che possono avere della libertà un’idea meno inquinata, vengono continuamente soffocati o dal voto non libero dei primi, o dalle organizzazioni banditesche che, in questi ultimi anni, sono così efficienti e puntuali col crimine comune da sembrare un’organizzazione perfetta in uno stato inesistente.

Un governo democratico che, sotto la spinta del bisogno, coarta le coscienze al punto tale da costringerle a sentimenti d’affetto e a sentimenti di stima laddove in esse spontaneamente sorgerebbero solo disprezzo ed avversione. Questo modo di governare durerà finchè il popolo non troverà la forza ed il coraggio di accettare qualche sacrificio per recuperare la propria dignità  e non si esprimerà con un voto di fierezza civile per spazzare via la casta ed affiderà il potere ai propri figli più meritevoli.

In questo mondo ci vorrebbe il sacrificio di qualche eroe.

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Oh gli Eroi, povera gente ! Come muoiono bene e volentieri gli Eroi ! Beati loro.

Essi muoiono per ragioni che gli altri non capiscono e che nemmeno provano a capire. Gli altri sanno solo che un fesso morì per loro.

Ma loro sanno morire così bene… , e poi loro, gli Eroi, muoiono volentieri e così solo essi sanno morire.

Ed allora parole, parole, e parole, e Commemorazioni. Quante parole e quante commemorazioni per attenuare la colpa dei vili, degli altri, di tutti gli altri, per fingere un coraggio che non c’è, per fingere che lui, l’Eroe è stato solo più sfortunato di noi. Ipocrisia!

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Eroi, la storia ha bisogno di voi, per farsi leggere dai vigliacchi.

Il vigliacco infatti non è interessato a vedere se stesso, la propria anima. Il vigliacco, ama vedere quelle degli Eroi. Non ama la storia costruita con i propri sacrifici, ama quella costruita con i sacrifici degli altri, degli Eroi.

Oggi in Italia gli Eroi non ci sono più, quei pochi che sono rimasti, visti i tempi che corrono, non potendo più morire con dolcezza e bellezza, come solo gli Eroi sanno fare, vivono una vita da cattivi attori nella parte dei vigliacchi.

Autore: giancarlosociali

Ricercatore di storia locale, saggista, libero pensatore, libero da pregiudizi, libero….

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